ed alla fine arrivò il tempo delle elezioni…
La “giostra” sta facendo gli ultimi giri, quelli finali, fra un po’ comincerà a rallentare ed allora tutte le persone di buona volontà che in ordine sparso le ronzano attorno dovranno finalmente mettersi in fila e scalpitanti cercheranno di ritirare il biglietto per la nuova corsa.
La zingara, che legge il futuro in un angolo, invano continua ad urlare che non c’è spazio per tutti, ma quei buon samaritani, appostati come falchi non la sentono, e se la sentono la ignorano, perchè sono così vogliosi di fare del bene, di aiutare il prossimo, di salvare l’umanità, che per nessuna cosa al mondo sono disposti a farsi da parte ed a rinunciare a donare il proprio amore…
Vecchi, vecchissimi, giovani, non fa differenza .. tutti pronti ad aspettare il fischio... tutte persone di buona volontà, disposte al sacrificio, al grande sacrificio, disposte all’atto estremo di mettere il proprio nome e la propria faccia in piazza per il bene comune….
Vecchi, vecchissimi, giovani … pronti a cambiar d’abito: bianco, nero, rosso, a righe, spezzato…. che importa, questo ed altro, per il bene assoluto;
Tutti pronti ad andare a braccetto con chiunque, non importa se bello o brutto, se intelligente o stupido, se pulito o sporco, l’importante che l’altro sappia correre, ma soprattutto, che sia scientificamente più lento, per evitare un sorpasso improvviso in volata.
Tutti pronti a giurarsi fedeltà con una stretta di mano, ma dopo essersi ricordati di ungere per bene codeste mani, per sganciarsi con facilità in caso di sorprese o fatti non calcolati.
“Tutta genti di cori” piena di grande idee e di meravigliosi programmi, che tengono nascosti ben bene, perché qualcuno potrebbe rubarli, e soprattutto perché è meglio che nessuno li conosca….non si sa mai..
“Tutta genti di cori” che nell’attesa di sapere chi dovrà sacrificarsi, ammazzano il tempo raccontandosi di quanto è brutto questo paese, di quanto è logoro, malandato, triste, solo, abbandonato; tutti li a far finta di non capire che più brutto lo si dipinge, più brutto continua ad apparire, che più in basso lo si porta con la lingua, più muscoli e più cervello ci vorranno per farlo risalire….
Tutti pronti a fare dell’angoscia di una terra il proprio cavallo di battaglia, a ricordarci di esodi verso le terre del nord, a scomodare parenti, amici conoscenti o semplicemente stereotipi di povertà, per trasformarli in esempi concreti di miseria di tasca e nobiltà d’animo..
Tutti pronti, ”gli uomini giusti”, a ricordarsi ed a declinare nell’ordine le parole: Giovani, Donne, Professionisti, Europa, Opportunità, Lavoro, Solidarietà, Futuro…tutti li a provare, con uno sforzo di intelligenza, a declinare queste parole in maniera combinata es. “Giovani donne, donne professioniste, giovani professionisti, le opportunità dell’Europa etc..”..
A tal proposito mi permetto di suggerire una frase ben condita da usare in campagna elettorale “giovani donne professioniste che grazie alle opportunità offerte dall’Europa posso creare lavoro e solidarietà per costruire il futuro”
Tutti pronti a contendersi come cimeli: i sacri valori della chiesa, della famiglia, della giustizia sociale, i giovani, i professionisti, la società civile, la gente dei quartieri, i panettieri, gli impiegati, gli spazzini, i vecchi, i preti, i chirichetti, la gente semplice, quella complicata, i poveri ed i ricchi, gli architetti e gli avvocati, i disoccupati, gli studenti ed anche gli emigrati, i malati ed i morti perché può essere che voteranno anche loro.
La coincidenza è che la maggior parte di questa gente di buona volontà, scopre il proprio amore per la città ed il proprio senso civico solo adesso, non so cosa sia successo, chissà.. magari il nuovo anno ha riempito l’aria di buone intenzioni e voglia di partecipare, e quindi quelli con l’animo più nobile hanno deciso di indossare i panni del buon samaritano, il cappello della novità, e armati di soluzioni perfette, formule segrete, bacchette magiche e curriculum eccellenti hanno intrapreso la mistica avventura di salvare il paese dall’oblio…
Ma mi chiedo …
E se ognuno di queste persone pronta a metterci la faccia, invece di scomodare santi ed eroi, invece di ripetere a memoria che tutto va male, che la città è un deserto, senza l’estremo sacrificio che è pronto a fare oggi, avesse piantato, in questi anni, dei “fiori”, avesse fatto una cosa, qualunque cosa per il bene di tutti, chissà, oggi, quanto sarebbe migliore il nostro paese..
Per quanto mi riguarda, non mi piacciono gli eroi di cartapesta o chi nasconde le proprie ambizioni dietro la bandiera del sacrificio o peggio chi non ha l’onestà intellettuale di ammettere che cambiare questa terra è incredibilmente difficile, chi non ha l’onestà di ammettere che dall’indomani delle elezioni non ci sarà lavoro per tutti, benessere e sviluppo, perché queste sono cose che si conquistano giorno dopo giorno e con il lavoro, quello duro e serio, e non basta un risultato elettorale e se devo essere sincero provo una profonda rabbia per l’ipocrisia dei ben pensanti che cercano di illudere la gente e nel promettere che la loro presenza farà piovere ori e diamanti buttano letame sul Mio paese…
Per quanto mi riguarda, provo un senso di profonda amarezza nel vedere che la gente del mio paese è confusa, a tratti sdegnata e talmente impegnata a risolvere i problemi enormi di tutti i giorni, che si disinteressa della frenesia degli uomini dei marciapiedi e delle piazze, e provo, ugualmente, un senso di profonda amarezza nel vedere che gli uomini dei marciapiedi e delle piazze sono talmente presi dalla loro frenesia pre elettorale che si disinteressano della gente del mio paese chiusa nelle case e dei loro problemi enormi di tutti i giorni .
Per quanto mi riguarda non mi piace stare tra la folla scalpitante, preferisco esserci senza clamore, dire la mia, mettere a disposizione del paese idee, cuore, braccia, per quanto mi riguarda farò, come ho sempre fatto, la mia battaglia, ed alla fine aiuterò gli operai che puliranno la giostra quando questa folla sarà andata via ed in silenzio, o quasi, continuerò ad annaffiare i fiori che ho piantato e quando ci riesco seminerò piccoli semi di girasole nella assoluta e personale convinzione che FAVARA continua ad essere e sempre sarà il paese più bello del mondo ….
Il Gisarole