domenica 25 febbraio 2007

I FIGLI DEL'68

Al congresso regionale si è tanto discusso sulle quote rosa, sulla violenza negli stadi e su altri argomenti, certo interessanti. Ma le mie riflessioni, maturate dall’esperienza di Palermo, riguardano me, riguardano voi tutti…

difatti si è detto che le nuove generazioni non hanno più idee… e purtroppo anche se a malincuore non posso dare torto a coloro che la pensano in questo modo…
Oggi, noi giovani, in grande percentuale, ci mostriamo disinteressati e passivi rispetto a molto di quello che accade… e allora mi sono chiesta come sia possibile che noi, collocati a poca distanza temporale dal ’68, possiamo essere in realtà tanto, troppo distanti da quella vitalità… ho chiesto pareri, li chiedo a voi… qual è la causa di questo intorpidimento… personalmente credo LA MANCANZA DI STIMOLI.
I ragazzi del ’68 erano stimolati da una sorta di disagio sociale che li portava a lottare per migliorare la loro posizione economica e sociale… dunque le nuove leve, ovvero noi giovani, non siamo stimolati da un problema particolare che ci spinga a lottare… ritengo allora opportuno che OCCORRA passare alla nostra fase 2 (per restare in ambito politico!!!) : cercare di sviluppare una sorta di processo di sublimazione intellettuale…come?...con dei laboratori in cui si possa CONOSCERE e di conseguenza discutere delle problematiche che interessano il nostro presente e che condizioneranno il nostro futuro… serve nuova luce nei nostri occhi… o meglio negli occhi dei giovani…

-Annagrazia Sferrazza-

6 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, quella che scrivi è una verità ma secondo me non rispecchia tutti i punti di vista. All'apparenza molta gente sembra aver perso la "luce" ma in realtà secondo me c'è solo una semplice cognizione dell'ineluttabile quindi non riescono a fare qualcosa sapendo che non c'è niente da fare. Tu mi potresti rispondere che nella vita bisognerebbe sempre provare e "perdere combattendo" ma invece oggi la gente è stanca di combattere e dato che historia magistra vitae hanno capito che tanto le cose non cambieranno mai come vorrebbero e magari dopo delle piccole battaglie vinte vedono perdere tutti i piccoli guadagni fatti nella sociatà. Allora preferiscono drogarsi magari senza strafare e viaggiare come faceva drugo lebowsky. Bevi un white russian e non ci pensare più. Al massimo piccole battaglie personali tipo farti ridare indietro il tuo bel tappeto!!

Anonimo ha detto...

Ma chi è sto anonimo???
Che almeno si firmi, o spieghi perchè è così disilluso. E soprattutto affoghi le sue pene nell'alcool... da solo!

Anonimo ha detto...

Booooooooooooooooooooo...
NO COMMENT...
SE SI PUO' PENSARE QUESTO NEL 2007
SIAMO VERAMENTE FUORI...

Anonimo ha detto...

sai che ti dico: ancora al 68 sei rimasta?! SVEGLIATI Sferrazza, sono passati 40 anni !! Altro che movimento vicino nel tempo!!E poi ricordati che il 68 è stato , per molti, solo una maniera per fare "
un pò di casino" giovanile,
senza alcuna convinzione. Un modo per uscire dalla routine noiosa, tanto per assapore il "brivido" della rivolta (
tipico della classe borghese).Ne vuoi la conferma? Guarda alla generazione degli ex sessantottini. La maggior parte sono tutti professionisti borghesi,tutti ben sistemati,straricchi, e ben adattati nella società dei consumi! Tutti ben integrati nell'opulenza e dediti alla ricerca dei piaceri della vita! C'è qualcuno che abbia fatto veramente scelte di vita alternative? E che non abbia pensato solo a "guadagnare" tanti bei soldoni, magari facendosi strada grazie alla politica (o manovrando, se non leccando letteralmente il sedere ai capi partito)? Io di gente che si è spesa in maniera disinteressata ne ho conosciuta ben poca!!.....deludemnte per un fenomeno rivoluzionario di massa come il '68. Maria Giovanna

Rosario ha detto...

E' quasi passato un anno da questo intervento ed ancora c'è ki lo commenta...
Cmq si è vero molti nel 68 facevano solo casino, ma molti altri facevano casino consapevolmente, sapevano perchè lo facevano e ci credevano, certo se poi consideriamo la sicilia dove il 68 passo si e no di striscio...
Ma di sicuro il 68 cambiò il mondo, in quel momento gli studenti capirono che loro erano i cittadini del domani.

Anonimo ha detto...

scusa maria giovanna ma quale parte del mio discorso ti è meno chiara?quella in cui dicevo ke i ragazzi lottavano per migliorare la propria posizione sociale ed economica o quella in cui cito i ragazzi del 68 perchè loro non passavano le assemblee a farsi ognuno i cazzi propri ma le utilizzavano per dialogare?...
si è vero molti non sapevano per cosa lottavano,fare i ribelli era una moda ma almeno erano attivi...
ovviamente io nn sono legata ai sessantottini ke ormai sono sessantenni,ma a quell'atmosfera ke spingeva tutti i ragazzi a lottare,ke faceva spazio ai giovani intellettuali e non recepiva tutto in maniera passiva come facciamo noi oggi.

SEI IL VISITATORE N°